TP in Europa

I lavori di ricerca ed applicazione nella Traffic and Transport Psychology sono iniziati essenzialmente in USA nel secondo dopoguerra ed importati verso la fine degli anni 50 e l’inizio degli anni 60 in Finlandia, Svezia, Ungheria, Francia, Inghilterra, Olanda, Danimarca, nelle due Germanie, in Austria e in Svizzera.

L’Italia, che fra le due guerre aveva con Padre Gemelli già conseguito importanti risultati, almeno nel campo della selezione attitudinale dei conducenti professionali, dal dopoguerra è assente da questo contesto internazionale, soprattutto negli altri campi principali della Traffic and Transport Psychology, come ad esempio il monitoraggio degli atteggiamenti e dei comportamenti stradali a rischio, i connessi interventi di modifica generali e specifici, il driver improvement, lo studio della percezione per la segnaletica stradale e per l’elaborazione del layout infrastrutturale, l’ergonomia, l’introduzione dei sistemi di trasporto intelligenti.

In Germania, il principale ambito di attività della traffic and trasport psychology negli anni ’80 era costituito dalla diagnostica per ogni settore del trasporto (navigazione, traffico aereo, ferroviario, automobilistico, pubblico locale). Già dal 1917 nella Germania Occidentale era attivo un laboratorio psicotecnico per conducenti di locomotive, l’esperienza fu estesa ai conducenti di tram e nel 1920 a quelli delle poste. Dopo la seconda guerra mondiale sorsero altre iniziative che portarono alla fondazione dei centri di ricerca medico-psicologica sparsi su tutto il territorio; agli inizi degli anni ’60 fu data voce alle prime esigenze di riabilitazione per conducenti infrattori, confluiti nel sistema del driver improvement (importato dagli USA negli anni ’80) ossia corsi di recupero o di riabilitazione commisurati al numero e gravità dei reati stradali. Sia l'offerta di provvedimenti di driver improvement che di misure riabilitative per i conducenti che hanno contravvenuto al codice della strada si sono affermate quali settori importanti nel lavoro di sicurezza stradale. Uno dei punti chiave di questo completo pacchetto di provvedimenti in Germania era rappresentato, nel 1993, da oltre 100.000 visite medico-psicologiche l'anno somministrate a conducenti infrattori, visite mirate non solo a diagnosticare le carenze, bensì soprattutto a consigliare e indicare le misure riabilitative e di recupero. Nel corso del successivo anno 1995 tutti questi dati sono incrementati di circa il 50%, ed il trend d'incremento resta forte anche negli anni successivi.

In Francia lo sviluppo della Traffic and Transport Psychology è avviato nel 1953 per iniziativa di uno psicologo, Michel Roche, della Prévention Routière; nel 1961 viene fondato il Laboratoire de Psychologie de la Sécurité Routière de l'ONSER, organismo nazionale indipendente dall'amministrazione e dai costruttori, diventato nel 1985 Etablissement Public Scientifique et Technique, e poi INRETS, Institut Nationale de Recherches sur les Transports et leur Sécutité, collegato al Ministère de la Recherche et de l'Industrie et des Transports.
Anche in Francia, dopo l'introduzione della patente a punti, che individua i conducenti realmente più pericolosi, si è sviluppato il driver improvement, che consente di recuperare punti perduti con un contratto psicologico.

In Spagna l'evoluzione della Traffic Psychology si può strutturare in quattro grandi tappe:
la prima è compresa fra il 1921 (II Conferenza Internazionale di Psicotecnica, organizzata dall’Istituto di Orientamento Professionale di Barcellona, fondato nel 1918) fino alla fine della Guerra Civile (1939): gli istituti di orientamento e selezione professionale erano incaricati –tra le altre mansioni- di selezionare i conducenti professionali (Kirchner, 1975); viene sviluppato un modello di esame psicotecnico per conducenti (Mira, 1922; Madriaga, 1925; Germain, Rodrigo e Mallart, 1933).
la seconda corrisponde ai primi anni del dopoguerra (1939 – 1949), con l’estensione del modello ad altri Paesi, specialmente quelli sudamericani e l’introduzione nella selezione dei conducenti nelle forze armate (Ibarrola, 1940);
la terza coincide con la ricostruzione e la istituzionalizzazione della psicologia scientifica in Spagna (1950 – 1980), con la creazione della Società Spagnola di Psicologia, la fondazione della Scuola di Psicologia e Psicotecnica all’Università di Madrid e l’inizio di una linea di ricerca sulla sicurezza viaria diffusa sulle pagine della rivista di Psicologia Generale e Applicata;
la quarta tappa si riferisce al periodo dagli anni ’80 in poi, con un forte sviluppo professionale:
nel 1982 è stato approvato un Decreto Reale con il quale è autorizzata la creazione dei centri di riconoscimento, specifici e privati, per realizzare gli esami psicologici dei conducenti; nel 1985 un nuovo Decreto Reale conferma la Spagna come il primo Stato Europeo a rendere obbligatorio l'esame psicologico per tutte le patenti di guida, sia professionali che private.
Anche in Spagna gli psicologi sono coinvolti in ricerche sugli addensamenti degli incidenti, sulle loro cause e sugli specifici rimedi.

Un complesso di circa 15.000 operatori in Traffic and Transport Psychology si assomma in tutti i Paesi europei, con peculiarità e differenziazioni legate alle normative del settore vigenti nei singoli Paesi.